Descrizione
I luoghi della memoria, l’Appennino centrale, il dialetto, la vita paesana, le tradizioni popolari, gli odori e i sapori della civiltà contadina, la guerra, il benessere borghese, le spiagge adriatiche: Bigiaretti, con la bonomia del vecchio pettegolo, racconta storie ambientate nelle Marche, una terra che l’autore, nato a Matelica nel 1905, ha eletto a spazio mitico del proprio immaginario. La scrittura di Bigiaretti, il bilico tra effetto di realtà e sospensione surreale, è funzionale alla intensa brevità dei Discorsi all’osteria, in cui s’intrecciano malinconia ed euforia, nostalgia ed utopia, amore e disamore. I paesaggi descritti con visionarietà pittorica, le vicende amorose narrate in essenziali sequenze, i conflitti generazionali, i personaggi ritratti con pochi tocchi somatici, animano le pagine di uno scrittore che per mezzo secolo ha sempre affermato la sua condizione di marchigiano.